Incremento delle diagnosi di ADHD: moda o maggiore consapevolezza?
l disturbo da deficit di attenzione/iperattività, comunemente noto come ADHD, è una condizione neurobiologica che influisce sul funzionamento del cervello, influenzando così la capacità di una persona di regolare l'attenzione, l'impulsività e l'iperattività.
L'ADHD è caratterizzato da un pattern persistente di disattenzione e/o iperattività-impulsività che interferisce con il funzionamento o lo sviluppo. Non si limita a un mero comportamento di distrazione o eccessiva energia; l'ADHD ha radici profonde nelle reti neurali del cervello e spesso persiste dall'infanzia all'età adulta.
Negli ultimi anni è sempre più frequente imbattersi in commenti o affermazioni del tipo “L’ADHD va di moda” La percezione che l'ADHD sia una "diagnosi di moda" è una questione che merita un'analisi approfondita, data la complessità del disturbo e l'impatto che può avere sulla vita di chi ne soffre.
Negli ultimi decenni, si è osservato un aumento significativo delle diagnosi di ADHD a livello globale, inclusi l'Europa e l'Italia. Uno studio del 2019 pubblicato sulla rivista "European Child & Adolescent Psychiatry" suggerisce che la prevalenza dell'ADHD in Europa varia significativamente tra i diversi paesi, ma si attesta mediamente intorno al 5% nei bambini e adolescenti. In Italia, secondo dati del Ministero della Salute, la prevalenza dell'ADHD è stimata intorno al 3-5% della popolazione pediatrica, in linea con le stime europee.
PERCHÉ L'ETICHETTA "DI MODA"?
La percezione che l'ADHD sia una diagnosi "di moda" può derivare da vari fattori, in particolare da:
Sovradiagnosi: In alcuni casi, l'aumento delle diagnosi può essere interpretato come sovradiagnosi, specialmente in contesti dove ci possono essere pressioni scolastiche o sociali per etichettare e trattare comportamenti problematici senza un'analisi approfondita.
Misconceptions e Stigma: L'ADHD è spesso frainteso come un problema di comportamento piuttosto che come un disturbo neurobiologico. Ciò può portare a opinioni errate sulla sua legittimità come condizione medica.
FATTORI CHE CONTRIBUISCONO ALL'AUMENTO DELLE DIAGNOSI
Migliore Consapevolezza: Negli ultimi anni, c'è stata una maggiore consapevolezza dell'ADHD tra i professionisti della salute, gli educatori e il pubblico. Ciò ha portato a un riconoscimento più frequente e precoce dei sintomi, che in passato potevano essere ignorati o mal interpretati.
Miglioramento dei Criteri Diagnostici: L'evoluzione dei criteri diagnostici, come quelli delineati nel DSM-5 (Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, 5th Edition), ha reso la diagnosi più precisa e standardizzata, contribuendo ad aumentare il numero di diagnosi accurate.
Accesso a Risorse e Trattamenti: L'aumento delle diagnosi può anche riflettere un miglior accesso ai servizi di valutazione e trattamento. Molte famiglie cercano aiuto attivamente per i loro figli quando notano difficoltà scolastiche o comportamentali che possono essere sintomatiche di ADHD.
In conclusione, mentre l'aumento delle diagnosi di ADHD può essere visto da alcuni come una moda, è fondamentale riconoscere che dietro ogni diagnosi ci sono individui che possono soffrire significativamente senza un riconoscimento e un trattamento adeguati.
L'approccio dovrebbe sempre essere guidato da una valutazione attenta e rigorosa effettuata da professionisti qualificati, e le decisioni sul trattamento dovrebbero essere prese tenendo conto delle specifiche necessità individuali.