I compiti durante le vacanze natalizie: come bilanciare riposo e studio

 

Intervista alla Dott.ssa Giorgia Ferappi – Tutor dell’apprendimento

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Il 25 Dicembre, il giorno più amato dai bambini, è da poco passato. E se la magia del Natale continua a trasportare le famiglie in un gioioso clima di festa, si avvicina come ogni anno il momento tanto temuto e rimandato da bambini e genitori: l’inizio dei fatidici compiti per le vacanze.

Come aiutare bambini e genitori a equilibrare le due istanze, entrambe legittime, di riposo e studio?

 Ecco i nostri consigli!

Il modo migliore per organizzare il tempo dello studio, senza rinunciare al gioco e al riposo, è fare un planning delle ore e dei giorni destinati ai compiti. Ecco qualche dritta per programmare al meglio le vostre vacanze di Natale, lasciando spazio al planning dei compiti natalizi:

·         Ricordarsi che le vacanze di Natale non sono lunghe come quelle estive: 15 giorni sono pochi e vanno organizzati con cura

·         Contare i giorni di vacanza assoluta, in cui la famiglia è impegnata in altro e vuole solo godersi il Natale, e programmare le ore di studio per i giorni che rimangono

·         Nei giorni di vacanza assoluta, come il 25 Dicembre o il 1 Gennaio, anche i bambini devono essere liberi: mai chiudere un bambino in cameretta a fare i compiti mentre tutta la famiglia si gode il Natale!

·         Anche giocando si impara e il periodo natalizio è il migliore per insegnare ai bambini giochi costruttivi. Con i giochi di carte (come Scopa), con la tombola o con alcuni giochi di società (come Monopoli) ci si esercita con le addizioni, si mette in moto la memoria di lavoro, si impara a contare e a creare piccole strategie. Anche i più piccoli possono dedicarsi a questi giochi, ma sempre con la supervisione degli adulti!

·         Non rinforzare nei bambini la tendenza a procrastinare i compiti, con la scusa che mancano ancora tanti giorni alla ripresa della scuola e non ci sono scadenze immediate da rispettare

·         Per convincere i bambini a fare i compiti, dare luogo sempre a critiche costruttive. Mai legare il mancato impegno nello studio alla “bontà” del bambino, dicendo: “se non fai i compiti, Babbo Natale si riprenderà il tuo regalo perché sei stato cattivo”. Premiate piuttosto l’impegno e il senso di responsabilità del bambino dicendo: “se rispetti il programma dei compiti, vedrai che Babbo Natale ti porta quello che vuoi”

 

In generale è importante valorizzare al massimo il tempo da dedicare ai compiti, puntando sempre alla qualità e mai alla quantità delle ore di studio. I compiti a casa devono essere sempre vissuti dai piccoli studenti come un’imprescindibile fonte di allenamento, da portare avanti con costanza e puntualità come si fa con uno sport. Un atleta quando deve allenarsi non lo fa un solo giorno per ore ed ore, finché non gli riesce una tecnica, ma si esercita un po’ tutti i giorni. Lo stesso vale per i compiti: è meglio studiare bene per un’ora al giorno, piuttosto che passare sui libri intere giornate gli ultimi giorni di vacanza.